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16 giugno 2017

Quintana di Foligno, è il tempo della Giostra della sfida

Quintana di Foligno, è il tempo della Giostra della sfida

Quintana di Foligno, è il tempo della Giostra della sfida

Quintana di Foligno, è il tempo della Giostra della sfida: dieci giorni di spettacolari emozioni

Si avvia alle battute finali l’edizione di primavera della Giostra della Quintana, giunta agli eventi clou. Sono in programma infatti questa settimana il Corteo delle rappresentanze rionali e la Giostra della sfida, anticipo di quella che a settembre sarà la “Rivincita”. La Quintana di Foligno affonda le sue radici nella storia. Una delle prime testimonianze documentate dello svolgimento della giostra è del 1158, quando l’Imperatore Federico I scese a Foligno, da Coccorone, per celebrarvi un congresso straordinario. Qui vi fu una giostra vinta da un folignate della famiglia Elmi, contri i cavalieri della scorta imperiale, ed ebbe in dono il permesso di fregiare l’arma della famiglia con tre elmi. Nel 1613 la Quintana entra nei festeggiamenti carnevaleschi. La Giostra, sulla base dei documenti, fu ricostituita poi nel 1946. La città venne divisa in dieci rioni che lavorano a testa bassa per Foligno, dimostrando grande amore e senso di appartenenza.

Foligno si presenta vestita in questo periodo a festa, ornata da vessilli e bandiere in ogni angolo. E in particolarissimi e inediti scorci nella città è possibile gustare piatti quintanari nelle taverne.

Di certo l’evento principale della Quintana è però la Giostra al Campo de li Giochi. Una competizione, senza tema di smentita, decisamente tra le più avvincenti e difficili che si svolgono in Italia e per questo è stata definita l’Olimpiade dei Giochi di Antico Regime. Il binomio cavallo-cavaliere deve percorrere l’insidioso tracciato ad otto di 754 metri, delimitato dalle bandierine. All’intersezione delle due diagonali si trova la statua che rappresenta il Dio Marte con il braccio destro disteso. Sul gancio, sotto al pugno serrato, vengono appesi gli anelli da infilare. Tre sono le tornate con gli anelli che progressivamente rimpiccoliscono. Quelli della prima tornata sono di 8 centimetri, 6 per quelli della seconda e addirittura 5 per la terza. Vince il cavaliere che termina il percorso senza penalità e nel minor tempo possibile.

Dieci giorni dunque di spettacolari emozioni, di sapori unici e di sensazioni coinvolgenti che sarà impossibile perdere.

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