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29 giugno 2018

FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO, 61 ANNI

FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO, 61 ANNI E NON SENTIRLI

FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO, 61 ANNI E NON SENTIRLI

FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO, 61 ANNI E NON SENTIRLI

Grande attesa per il nuovo appuntamento con la 61esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, quest’anno in calendario dal 29 giugno al 15 luglio. Si tratta di una manifestazione di chiara fama, vetrina di grandi artisti ma anche di realtà emergenti nel territorio. I grandi nomi di questa edizione sono quelli di Francesco De Gregori, Marion Cotillard, Alessandro Baricco, Corrado Augias, Silvio Orlando e molti altri. 

Per l’inaugurazione la produzione de “il Minotauro”, opera lirica in 10 quadri, commissionata alla compositrice Silvia Colasanti. Alla direzione dell’Orchestra Giovanile Italiana, il Maestro Jonathan Webb. È una produzione del Festival anche l’oratorio drammatico Jeanne d’Arc au Bûcher di Arthur Honegger e Paul Claudel, che chiude la manifestazione in Piazza Duomo e che avrà come protagonista il premio oscar Marion Cotillard.

L’opera, con la regia di Benoît Jacquot, è diretta da Jérémie Rhorer alla testa dell’Orchestra Giovanile Italiana, con il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Coro delle Voci Bianche. I Concerti di mezzogiorno saranno eseguiti dai giovani talenti provenienti dai maggiori conservatori italiani e vincitori del Premio Nazionale delle Arti. Quando al capitolo “i concerti della sera” saranno a cura del Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia. Una coproduzione internazionale, alla quale ha contribuito il Festival di Spoleto, porta in scena la nuova versione di The Beggar’s Opera di John Gay e Johann Christoph Pepusch, con l’ideazione musicale di William Christie e la regia di Robert Carsen.

La danza è rappresentata dai coreografi Lucinda Childs, Jean-Claude Gallotta e John Neumeier.

Alla sezione Teatro, partecipano, fra gli altri, Adriana Asti, Corrado Augias, Alessandro Baricco, Franco Branciaroli, Lucia Calamaro, Romeo Castellucci, Victoria Chaplin Thierrée e Aurélia Thierrée, Rezo Gabriadze, Emilio Gentile, Marco Tullio Giordana, Manuela Kustermann, Silvio Orlando, Ugo Pagliai, Massimo Popolizio, Letizia Renzini, Daniele Salvo.

Ben presente l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico, grande palestra della creatività, per i futuri protagonisti del teatro in Italia e nel mondo. Continuano le collaborazioni del Festival con istituzioni artistiche italiane e straniere: la Fondazione Teatro Coccia di Novara, il Festival di Ravenna, il Teatro Metastasio di Prato, il Napoli Teatro Festival, l’Emilia Romagna Teatro, il Théâtre des Bouffes du Nord, il Festival Internacional de Musica de Cartagena, il Vakhtangov State Academic Theatre of Russia.

Inoltre, a seguito del protocollo d’intesa firmato nel 2017 con il Bureau for External Cultural Relations Ministry of Culture, People’s Republic of China, sono in via di definizione progetti di coproduzione per il 2019. Lo spazio “pop” che il Festival offre al suo pubblico è affidato quest’anno a Francesco De Gregori. La Fondazione Carla Fendi, presieduta da Maria Teresa Venturini Fendi, si apre alla Scienza e presenta una mostra di carattere storico-scientifico dal titolo Il Mistero dell’Origine.

Il Premio Carla Fendi andrà a Peter Higgs e François Englert, vincitori del Nobel per la fisica 2013 e a Fabiola Gianotti, fisica delle particelle, Direttore del Centro Europeo di Ricerca Nucleare di Ginevra.

Il manifesto della 61a edizione è di Fabrizio Ferri, fotografo fra i più conosciuti e apprezzati al mondo.

 

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